STANISLAS DE GUAITA
Stanislas de Guaita (1861-1897) è stato un esoterista e poeta francese di origini italiane. Dopo aver letto Le Vice Suprême (1884) di Joséphin Péladan, de Guaita iniziò una corrispondenza con quest'ultimo. Dopo essere stato prima allievo, e poi amico di Péladan, de Guaita co-fondò assieme al suo mentore l'Ordre Kabbalistique de la Rose-Croix nel 1888, che risentirà anche gli influssi delle teorie di stampo induista della Società Teosofica. De Guaita si era intanto guadagnato la fama di poeta maledetto con La Muse noire (1882). L'interesse di de Guaita per l'occultismo era radicato (come anche per Péladan) in un fermo rifiuto del razionalismo contemporaneo, ed era particolarmente incline al satanismo e alla magia nera. In La Clef de la Magie Noire (1897) asserisce che "ci si ritira dall'umanità solo per vivere con Dio - o con Satana" senza vie di mezzo. L'appartamento di de Guaita a rue Trudaine, a Parigi, disponeva di una grande biblioteca, e divenne un punto di ritrovo per gli esoteristi della città francese. Nel 1887, de Guaita, Péladan e Papus (pseudonimo di Gérard Encausse) fondarono la prima loggia dell'Ordre Martiniste. De Guaita diventò anche membro dell'Alto Consiglio dell'Ordine dei Martinisti, istituito da Papus nel 1891. Tuttavia dopo pochi anni, Péladan decise di non essere più seguace di de Guaita a causa del suo orientamento satanista, e fondò la Rose-Croix Catholique durante il mese di giugno del 1890. Grazie all'interesse che provava per le teorie dell'occulto di Lévi, di cui fu anche allievo, de Guaita trattò più volte il discorso della magia nera, come confermano i suoi cosiddetti Essais de sciences maudites, intitolati Le Temple de Satan, La Clef de la Magie Noire, e Le Problème du Mal (1890-1896). Ciascuno di questi volumi difende la magia nera, e spiega lo scopo del male chiamando in causa la legge degli opposti. Nel 1891 descrisse Joseph-Antoine Boullan, un presbitero condannato per eresia, e documentò i legami che quest'ultimo aveva con i circoli occulti. De Guaita ispirò i tarocchi realizzati dal suo segretario Oswald Wirth.[7] Abituale consumatore di morfina, cocaina e hashish, de Guaita morì per overdose, a soli trentasei anni, nel 1897.PUBBLICAZIONI