FRANCIS WARRAIN
Francis Warrain nasce a Marsiglia il 10 ottobre 1867. Uomo di vasta cultura artistica e scientifica, intraprende fin da giovanissimo l'attività di scultore, rimanendone peraltro insoddisfatto. Carattere inquieto e grande ricercatore, incontra ben presto le opere di Hoéné Wronski, studioso che gli sembra, con Platone e Keplero, il solo pensatore che abbia saputo, attraverso la matematica, intuire i più profondi principi metafisici, fornendo con il suo sistema filosofico una via d'uscita ai problemi nei quali la filosofia di allora si dibatteva sterilmente. Si applica allo studio della metafisica e della matematica. Del 1905 è un saggio di estetica, in parte pubblicato sulla rivista La Voie, il cui contenuto fu in seguito riutilizzato ne L'Armature métaphysique, la cui stesura richiederà quattro anni di lavoro. Nella metamatematica Warrain sembra trovare le analogie più adeguate e il simbolismo più adatto per ordinare le ricerche, precisare le deduzioni e tradurre le idee metafisiche. A quest'ordine di idee si collegano La Conception Psychologique de la Gamme (1921), La Pensée de Charles Henry (1930), Essai sur l'Harmonices Mundi de Képler (1942). In seguito comincia la pubblicazione della monumentale L'Oeuvre philosophique de Hoéné Wronski, in parte inedita. Metafisico e mistico, Francis Warrain consacra la sua vita intellettuale al tentativo di difendere e rendere accessibile al pensiero moderno l'orizzonte dello spirito, il quale solo permette di risolvere correttamente l'antinomia tra Assoluto e relativo. Sulla scia dei pitagorici e dei cabalisti ha insomma definito le condizioni essenziali di una gnosi intermediaria tra fede e ragione che si avvicini alla Verità. Muore il 29 febbraio 1940 a Val-la-Reine.PUBBLICAZIONI