LINA SCHWARZ
Lina Schwarz nacque a Verona il 20 marzo 1876. Si trasferì a Milano nel 1886 con la famiglia (ebrei di origine ungherese) che esercitava attività commerciale e fin dall’adolescenza si interessò a temi filosofici, pedagogici e a tematiche sociali. Al termine della prima guerra mondiale si fece promotrice in Italia dell’antroposofia di Rudolf Steiner che incontrò più volte e delle cui opere fu traduttrice, soprattutto per quanto riguarda conferenze e saggi. Tradusse anche Cronache dell’Akasha e I Punti essenziali della questione sociale. Insieme a Lavinia Mondolfo fondò la scuola antroposofica di Milano “Leonardo Da Vinci” e nel 1923 rappresentò l’Italia, insieme a Emmelina Sonnino De Renzis, al figlio di lei Giovanni Antonio Colonna duca di Cesarò, ad Alcibiade Mazzarelli e Lamberto Caffarelli al “Convegno di Natale” a Dornach che fu l’evento di fondazione della società antroposofica universale. Nel 1904 pubblicò il suo primo libro di poesie per bimbi che ebbe grande successo. Già nel 1910 tante sue poesie erano diventate canzoncine per bambini musicate da Oddone e pubblicate da Ricordi. Nel 1935 fu Nino Rota a musicare alcune poesie per bambini della Schwarz. Bemporad ne fece numerose edizioni e la collaborazione con la scrittrice si estese al «Giornalino della domenica» famoso periodico di Vamba. La sua attività di filantropa si estrinsecò attraverso varie associazioni come l’Unione Femminile, La Fraterna, che seguiva le bambine nella lettura e nei momenti ricreativi, e l’Associazione Scuola famiglia che sosteneva economicamente le famiglie di alunne disagiate. Guerra, bombardamenti e persecuzioni razziali la indussero a trasferirsi ad Arcisate in provincia di Varese e, da qui, per evitare la recrudescenza della ricerca degli ebrei da deportare in Germania, riuscì a riparare in Svizzera, a Brissago. Rientrata in Italia nel 1945 rimase ad Arcisate dove morì il 24 novembre 1947. Nel 1963 fu intitolata al suo nome la locale scuola elementare.TRADUZIONI