R.L. AGAPE 1381
L'anno dell'E.v. duemilanove, il giorno 23 del mese di dicembre, alle ore ventuno, in Noto, sospinti dalla comune appartenenza alla Fratellanza Universale della Libera Muratoria all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani, i Maestri Liberi Muratori residenti nella zona Sud della Provincia di Siracusa, tutti iscritti e appartenenti all'Oriente di Siracusa ed alle RR:. LL:. Archimede n.342, Hermes n.1221; Giustizia e Libertà n.927; Logos n. 1327; si davano convegno presso il domicilio profano dell’ultimo Maestro Venerabile dell'ultima Loggia eretta all'Oriente di Noto, denominata Mazzini n.529, i quali, dopo ampia discussione sulla metodologia da adottare per affinare nel tempo la vibrante coesione dei F.lli partecipanti e dopo avere tracciato in maniera succinta il profilo della storia meno recente della Massoneria nella provincia di Siracusa, convenivano sulla opportunità di definire, secondo le leggi dell'Ordine, gli atti consequenziali per l'erezione di una nuova R. L. Loggia all'Oriente di Noto, che ricomprendesse i F.lli di Noto, Avola e Pachino, e Rosolini; per coltivare i principi della libera ricerca filosofica ed esoterica e per rafforzare altresì, con modestia ma con ferma determinazione di liberi pensatori, i valori di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza da trasfondere, tramite il perfezionamento interiore, nella società profana, per il bene dell'Umanità. Forti della lunga tradizione che aveva visto nel territorio la presenza nel passato di Logge quali la Arnaldo e Ferruccio la Darwin ed in ultimo la Mazzini a Noto e la Iblea ad Avola. Con questo spirito costituivano la Nuova Officina nella quale continuare a dedicarsi alla costruzione del Tempio dell'Umanità, A.G.D.G.A.D.U. nella Valle dell'Eloro da troppo tempo sospesi. L'assemblea dei Fr:. al fine di perseguire una continuità storica con l'ultima Loggia esistente in Noto, anelavano mantenere quale titolo distintivo il nome di R:.L:. Mazzini n.529 Valle dell'Eloro, possibilità condizionata all’ evenienza che il G.O.I. potesse confermare il numero storico già assegnato all' allora Loggia di Noto. Nel caso in cui ciò non si fosse potuto realizzare, come in effetti poi non fu possibile, per ragioni amministrative dell’ordine, indicavano quale nuovo titolo distintivo della costituenda Officina il nome di R:.L:. "A.G.A.P.E." all'Oriente di Noto - Valle Dell'Eloro , da inserirsi in una stella a 5 punte nei cui interstizi era segnata la parola AGAPE . A tal fine per la interpretazione dell’indicato geroglifico rimandavano al significato derivante dalla sapienza egizia del Kircher, tenendo conto altresì che la Parola A.G.A.P.E. è anche un acrostico greco che così precisavano: A= Agape (Amore); G = Gnothi ( conosci); A= Anecho ( sta costante); P= pistensi ( abbi fede); A = Apecho (Controllati) ; parola simbolo che assume i precetti della morale stoica, acanto all'invito a conoscere ed avere fede come sviluppo dell'Amore / Amicizia. Passavano quindi a richiedere al G.O.I. il nulla osta per l’innalzamento delle colonne della costituenda Loggia. Il Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani Massoneria Universale Comunione Italiana, il giorno 2 luglio dell’Anno di V:.L:. 0006010 con decreto dell’allora G:. M:. Gustavo Raffi, decretava di istituire una loggia a cui veniva imposto il nome di “ AGAPE” N. 1381 secondo la volontà , la selezione operata dai Fratelli dell’Oriente di Noto. L’innalzamento delle colonne avveniva il giorno 10 novembre 2010 E.V. presso la prestigiosa Casa Massonica di Ragusa, Ospiti delle RR:.LL:. Mario Rapisardi n.345 e San Giorgio e il Drago n.759, i cui dignitari ed ufficiali fungevano da padrini, da li muoveva i primi passi la R:.L:. A.G.A.P.E. n.1381 all’Or:. di Noto che l’hanno condotta, il 7 novembre 2020, alla celebrazione di questo primo convegno, “ La Massoneria a Noto dal 700 ai nostri giorni” , ospite dello storico Palazzo Nicolaci Villa Dorata, che vide come suo principale artefice Giacomo Nicolaci Bellia, dagli storici indicato come il primo Massone Siciliano, al quale la Loggia AGAPE dedica, insieme a tutti i Fr:.lli Maestri passati all’Oriente Eterno, i suoi lavori, con l’auspicio di proseguire senza sosta un cammino che non ha mai fine.PUBBLICAZIONI