Descrizione
Intorno al 1360 a.C., a Cnosso, la giovane Diò, sacerdotessa della Grande Madre, balla durante i giochi taurini celebrando sacrifici umani. Le giunge voce che in Egitto il culto degli Dei ha tradizioni differenti: Il faraone Akhenaton predica una religione d’amore. Intorno a lei, l’ambasciatore Tutankhamon, futuro faraone, e Tammouzadad, mercante babilonese di ferro, nuovo metallo scoperto da minacciosi popoli nordici. Una ricostruzione originale e accurata dell’antica Creta alla vigilia della sua caduta. Continua la riflessione di Mérejkovsky, iniziata con La Morte degli Dei (Julien l’Apostat), sull’evoluzione religiosa delle civiltà, dal sacrificio sanguinoso a un Dio astratto che prefigura il cristianesimo. Il romanzo è il primo di una trilogia consacrata all’Egitto, gli altri due sono Akhenaton, gioia del Sole e L’Ombra di colui che viene.