Descrizione
Questo lavoro dimostra come la Massoneria, attraverso l’Arte, ha contribuito in maniera attiva e determinante allo sviluppo del sapere artistico in un’Italia finalmente unita che voleva trovare una propria identità nazionale anche attraverso l’adozione di un linguaggio artistico coerente, che utilizzasse l’espressione scultorea per favorire la maturazione estetica e culturale, e non solo politica, dei nuovi cittadini italiani. Il libro pone in evidenza il valore laico dell’Arte italiana di un periodo complesso, che guarda alla costruzione della Nazione con una visione universale. Mostra il forte anelito unitario che ha visto illustri scultori, come Ettore Ferrari, creare opere di indubbia bellezza ma anche di straordinario valore simbolico e sociale, quale la statua di Giordano Bruno eretta in Campo De’ Fiori a Roma. Agile e leggibilissimo, il volume si offre come strumento di riflessione critica sulla storia dell’arte italiana tra Otto e Novecento, come arricchimento culturale e come stimolatore di curiosità positiva verso un Ordine Iniziatico, quale è la Massoneria, che nonostante i suoi 300 anni di vita continua a trasmettere inalterato un giovanile entusiasmo verso la bellezza, verso tutto ciò che è conoscenza nella sua accezione più completa e verso ciò che offre la forza di rompere gli schemi dei pregiudizi per addentrarsi nell’infinito oceano del sapere, della libertà e del dubbio.