Descrizione
Uno scorcio sul modo in cui una religione può fungere da vessillo e, nello stesso tempo, da cortina protettiva per l’insieme di una misteriosa organizzazione perfettamente strutturata, e sul ruolo intellettuale e sociale che i capi si arrogano ed esercitano, dirigendo dal fondo della loro ombra gli avvenimenti pubblici, e inquinando col loro anonimato pieno di insidie la politica interna ed estera dell’Impero cinese. Le influenze erranti, nelle quali si possono annoverare gli incubi e i succubi, la cui tecnica di evocazione fa appello alle forze plasmatrici dell’immaginazione ed è un classico dell’Occultismo fin dai tempi antichi. Si consentirebbe a spiriti animali, elementari, influenze erranti, creazioni umane di catena o dei riti sacrificali, di inglobarsi in un essere umano grazie alle pratiche sessuali che quest’ultimo compie nella credenza di aiutare a progredire nell’evoluzione queste imperfette creature di Dio. Chiosano il volume le più significative poesie pubblicate da Mat-Gioi in Rime d’Asia e un articolo apparso su La Nouvelle Revue Indochinoise nel 1936.