Descrizione
Oggi chi si occupa di Alchimia non scrive più rime, come nel passato eppure molti Autori antichi ne hanno sentito il bisogno. Perché? I loro libri non svelavano nulla, casomai RI-velavano dei concetti che dovevano fungere da note di laboratorio per chi le cose le sapeva e regalare solo una gran confusione agli altri. Tuttavia, a questi ultimi si cercava di trasmettere un lume che fosse da faro per ulteriori ricerche. Allora, perché non usare la poesia? Cosa più della poesia rimane impressa? Cosa più stimola l’intuizione? E nello stesso tempo, cosa c’è di più immediato? La poesia supera i blocchi della mente e arriva al Cuore così concetti banali, il racconto di qualche episodio di esperienza reale o d’amore, riescono a portarsi dietro una simbolica che spesso indica tutt’altra cosa dal tema trattato, mostrando quanto in un libro richiederebbe pagine di spiegazione. In un’epoca, poi, quale quella attuale, dove si comunica più per immagini che per concetti, la voglia di leggere testi voluminosi viene meno, meglio poche frasi, allora, per trasmettere le proprie esperienze, in una modalità che stimoli l’ideazione profonda.