Descrizione
Sono per i miei devoti fedeli la Gaumata, la madre mucca che nutre. I fedeli mi credono incarnazione di Kamadhenu, la vacca che realizza i desideri, la chiamano anche Surabhi, la mia dea, raffigurata con testa femminile, seno, ali di aquila e coda di pavone. Dicono che son nata durante il frollamento dell’Oceano di latte al quale partecipavano i deva, le divinita, e gli asura, forniti di poteri occulti, dei o demoni. Ma non solo questa divinita rappresenta me. Sono per gli indu la sintesi del mondo. Sono le zampe il libro Veda, le corna la Trimurti, gli occhi gli dei Sole e Luna, le spalle Agni, dio del fuoco, e Vayu, dio del vento. Krishna e le Gopis, divina manifestazione del dio Vishnu e sue compagne di giochi, si prendevano cura di noi. Dicono di un mito del Mahabharata e del re Vena, ucciso per la sua malvagita. Dal suo polso destro nacque Prithu che durante una carestia armato di arco e frecce costrinse la terra a nutrire il suo popolo. Ed essa prese le sembianze della vacca e lo imploro di risparmiarla: avrebbe pensato lei a sfamare il suo popolo con il latte. Ma sono divenuta anche simbolo della non violenza (ashimsa), del vegetarianismo, dell’amore materno che allatta il vitellino…