Descrizione
In quest’opera, Rémi Boyer – l’ultimo pensatore post-metafisico dell’Occidente – illustra i fondamenti spirituali e speculativi del Martinismo. L’opera di Boyer è provvidenziale, non soltanto per il mondo iniziatico, ma anche per il pensiero contemporaneo: essa apre nuovi orizzonti, nuovi heideggeriani «sentieri interrotti». Nel pensiero di Boyer si fa incessante l’appello a ritornare all’essenza, al Centro. Questo appello non ha soltanto, come si potrebbe a prima vista credere, una finalità etica, tesa a contrastare la «degenerescenza» degli Ordini iniziatici occidentali, ma ha soprattutto la valenza di una precisa pragmatica speculativa che trae fondamento dallo studio comparato della mistica e dal pensiero neo-gnostico. Mai come oggi si percepisce la necessità di una nuova filosofia planetaria per l’individuo globalizzato, una nuova meta-narrazione, in grado di rispondere alle esigenze del nuovo Sistema-Mondo. Questo nuovo pensiero deve abolire l’identità dell’uomo-massa, non perpetuare le dinamiche dell’industria culturale del Novecento. è il momento di raccogliere l’invito di Henry Corbin in favore di una nuova «cavalleria spirituale»: con la differenza che il comparativismo non deve più riguardare soltanto le tre religioni del Libro, ma tutte le metafisiche e religioni del mondo. Senza dubbio, Boyer è il traghettatore più adatto per l’uomo della nostra era.