Descrizione
Quello che questo libro si propone di trattare è semplicemente la magia – una parola molto pretenziosa – nel suo rapporto con i suoi due principali compagni, l’amore e l’arte. Il termine Amore viene qui utilizzato non nel suo senso ristretto, ma nel suo senso più ampio, nel suo senso religioso. È un luogo comune dire che senza amore non ci può essere opera d’arte. Aggiungiamo subito che non si può fare magia senza amore o senza odio (se si fa magia nera oppure stregoneria), in quanto l’odio è il polo negativo dell’amore. Magia, amore e arte, non sono forse queste le tre modalità del fascino?