Descrizione
La perplessa domanda di Pilato a Gesù riecheggia oggi nella nostra società dell’incertezza, dove tutto appare problematico, fungibile, provvisorio. Così, per tentare di spiegare ciò che avviene intorno a noi, talvolta ci rivolgiamo al sovrannaturale e più spesso oggi alla scienza. Il sovrannaturale attrae, ma disorienta: le società umane hanno sempre espresso sciamani, maghi, santi che a qualche titolo sembravano poter dialogare con l’ultraterreno e con il divino. Poi è arrivata la scienza galileiana e ha asserito che il reale è soltanto ciò che si può sottoporre ad esperimento; il resto sono sogni o, peggio, fandonie e inganni. Tuttavia, con l’avvento della fisica quantistica tutto è stato rimesso in discussione: la realtà non è del tutto definibile, può essere sorprendente, vale per il significato che le attribuiamo, può essere persino multipla. Allora, riemerge il potenziale demiurgico dell’Uomo-Prometeo, o dell’Uomo-Figlio-di-un-Dio, a cui tutto può esser concesso, se solo lo vuole, o se sa “meritarlo”.