Descrizione
La Massoneria a Chiavari è stata sempre una realtà molto ristretta, essenzialmente borghese (nelle altre parti della Liguria era molto più operaia), i massoni si sentivano assediati dal cattolicesimo politico. Ne avevano ragione, perché quando i cattolici politici (il Partito Popolare) già ricevevano olio di ricino e manganellate erano però pronti a plaudere alla decisione del fascismo di vietare l’appartenenza alla Libera Muratoria ai propri iscritti. La presenza a Chiavari di una loggia massonica sin da prima dell’Unità d’Italia, è indice che la cittadina era ben inserita nei circuiti sociali del tempo; che – benché la ferrovia ancora non la raggiungesse – interloquiva con le altre realtà sia italiane che straniere. La presenza della massoneria “peruviana” ne è esempio eloquente, in un momento nel quale l’emigrazione era ancora un fenomeno che portava i liguri nelle Americhe (per i primi ritorni dobbiamo attendere la fine dell’Ottocento).