Descrizione
Il volume racconta la vicenda, breve ma particolarmente interessante, della loggia “Anita Garibaldi” all’Obbedienza del G.O.I. negli anni dell’immediato secondo dopoguerra. Le vicende della loggia si intrecciano con quelle del voto alle donne, dell’Assemblea Costituente, delle prime elezioni amministrative e politiche dopo il ventennio fascista, dell’influente presenza degli Alleati nel paese, della gran maestranza di Guido Laj, della riunione tra “simbolici” e “scozzesi”, del riconoscimento del G.O.I. da parte degli Stati Uniti. Il dato fondamentale è l’esistenza autorizzata e riconosciuta di una loggia esclusivamente femminile da parte di un’Obbedienza maschile per tradizione. L’accurato lavoro di ricerca della documentazione e delle fonti ha inoltre portato alla luce la contemporanea esistenza, in quegli anni, sia di una seconda loggia, l’“Eleonora Fonseca Pimentel”, sia di un’intera autonoma Obbedienza esclusivamente femminile, la “Comunione Italiana della Massoneria Femminile – Gran Loggia Femminile Italiana di Rito Scozzese Antico e Accettato”.