Descrizione
Ho tentato di penetrare nella sensibilità di un uomo che a volte fu duro e violento, come d’altronde erano i suoi tempi. In ogni caso, ho voluto scoprire il lato essenzialmente umano dell’imperatore. Un uomo e non un monumento al Medioevo. Un uomo col suo carattere che spesso viene fuori con contraddizioni solo apparenti: dalla clemenza degna di ogni lode alla vindice giustizia, conseguenza di congiure contro la sua persona o meglio contro lo Stato, l’Impero. Le guerre in fondo le combatteva sempre a malincuore; se poteva le evitava con intelligenza e preferiva dedicarsi agli studi, alla caccia e agli amori per seguire virtute e conoscenza, avrebbe detto Dante, e anche perché di diman non v’è certezza, come dirà in seguito Lorenzo il Magnifico o soltanto per amore del piacere per il piacere, vuoi nell’amore vuoi nella caccia, per la quale lo Svevo mandò all’aria la conquista di Parma e subì la distruzione di Vittoria.