Descrizione
Sulla greca Psyché (in latino Psyche) non è stato scritto molto così come è invece avvenuto per tante altre figure mitologiche. Le monografie sono davvero poche e una delle più interessanti è senz’altro quella scritta nel 1877 da Léon-Maxime Collignon, apprezzato archeologo e storico dell’arte, che si prese la briga di consultare circa duecento reperti archeologici che l’antichità ci ha lasciato su Psiche. Dalla loro analisi l’autore ha ricostruito le tracce di una ‘‘fede’’ che è stata resa celebre da Apuleio nelle sue Metamorfosi, più note col titolo tramandato da sant’Agostino: L’Asino d’oro. A completamento del volume la prima traduzione italiana della favola di Cupido e Psiche, che scrisse l’umanista Agnolo Firenzuola. Un classico ‘‘tradimento’’ del traduttore: anziché limitarsi a riportare nella nostra lingua (in toscano scrive Firenzuola) il racconto di Apuleio, lo riscrive – ma senza mai stravolgerne il senso – ambientandolo in Italia. Ne viene fuori una lettura piacevole e intrigante.