Descrizione
Ogni libro deve avere una sua giustificazione e una sua utilità. I Dialoghi sono delle risposte sull’essenzialità della Massoneria, rivolte a un nuovo adepto, ma in realtà vogliono contrastare l’opinione comune, spesso errata o surrettizia sull’Ordine, opinione qui corretta da una lunga militanza ed esperienza Massonica. Ma, soprattutto, da quella “passione per l’uomo” e per l’umanità descritta da Fichte nelle sue Lezioni sulla Massoneria. Il testo di Borrione affronta cinque argomenti, fra i più dibattuti e sottoposti a incomprensioni o, peggio, calunnie. Il primo argomento è il potere o, meglio, ciò che si crede sia peculiare alla Massoneria, e cioè la ricerca complottistica di un’influenza politica diretta all’acquisizione di denaro e quindi della base stessa del potere.
A volte i media più “benevolenti” attribuiscono queste velleità alla Massoneria “deviata”. Ma questa pretesa deviazione si fonda sull’esistenza di una miriade di pseudo–massonerie (oltre centotrenta) rivolte a fini spesso ignobili, come l’acquisizione di capitazioni rivolte ad arricchire le proprie gerarchie o peggio. La Massoneria ha richiesto più volte, nei decenni passati, una legge sulle associazioni che separi il grano dal loglio, ma l’interesse dei partiti e dei sindacati ecc., non è certo quello del controllo e della verifica. L’essenza della Massoneria è quella della persistenza, storica e metafisica assieme, di un progetto che prevede la liberazione dell’umanità dai bisogni, dall’ignoranza e dalla tirannia come fattore propedeutico dall’evoluzione spirituale in vista della reintegrazione e dell’unità del tutto. Dal superamento della falsa teoria barrueliana del complotto si può, più correttamente, ipotizzare una continua volontà iniziatica del ritorno ai principi primi, agli archetipi, in una visione forse utopistica, ma comunque tenacemente perseguibile di un’umanità tanto evoluta materialmente e psichicamente da evolvere infine, fino alla sua divinità, al suo unificarsi con l’energia divina dalla quale proviene.