Descrizione
Dalle prime ballate di conio romantico (La vergine e l’amante; Il Giovane Crociato), quasi esercitazioni di scuola alle canzoni e ai brani scaturiti dalla vena intimistica e dettati dall’amore sfortunato per Geronima Ferretti (Sogno della Vergine, Ballata), oppure riecheggianti sonorità leopardiane (Un’Idea); fino ai canti del biennio 1847-48 spesso eseguiti in pubblico e subito dopo circolarono stampati o su fogli volanti o nei giornali di tendenza democratica (Fratelli d’Italia, Dio e il Popolo, All’armi! All’armi!) tutta la produzione poetica di Goffredo Mameli, raccolta e annotata da Anton Giulio Barrili e la prefazione di Giuseppe Mazzini. Col suo richiamo alla fratellanza degli Italiani sulla base di una comune origine storica e culturale Mameli ha costruito una colonna sonora, vera o immaginaria, dell’orgoglio patriottico risorgimentale.