Descrizione
Nonostante i segreti del tempo, nasce da un’eredità. Due sorelle diventano per testamento padrone di una villa. Da qui lo sviluppo di una trama a specchio in cui la protagonista, Maria Francesca, studiosa di storia, si confronta con Viola, la vecchia proprietaria della villa, di cui legge un diario e una lettera a un ufficiale inglese di cui si era innamorata durante la guerra nel 1943 e scritta anni dopo. La professoressa è afflitta da una profonda prostrazione per avere scoperto post mortem il tradimento del marito, per essere coinvolta in trame in cui prevalgono l’ipocrisia sociale e sentimentale, nonché sottili calcoli di carriera o patrimoniali. La sua vita giunge al punto più basso, non le resta che risalire faticosamente la china. Che sia stato il caso a metterla in contatto con la vita intima di una donna del passato, o uno spiritello, benevolo e dispettoso al tempo stesso, certo è che troverà nell’esempio di Viola, l’infelice antenata, vessata dal marito e capace di rinunciare all’amore, la forza di pacificarsi e riconciliarsi con sé stessa. Dall’alto di questa saggezza potrà contemplare l’umana miseria, e continuare a indignarsi certo ma non a farsene condizionare.