Descrizione
Sappiamo che Afrodite fu dapprima un piccolo libretto edito nel 1893 col titolo di Criside. Mentre stava abbozzando così il suo immortale romanzo, Pierre Louÿs preparò una raccolta di sette antiche novelle, attinte alla stessa limpida fonte, glorificante le stesse voluttà, redatte con identica perfezione e cura artistica. Nel 1893, pubblicò Leda in centoventicinque esemplari. Poi, con eguale indifferenza per il pubblico, fece apparire in tiratura limitata, per gli amici, Arianna, La casa sul Nilo, Biblide. Anche la quinta di queste preziose novelle, Danae, non apparve nelle librerie ma solo in un numero del Mercure de France. Fin dal 1894, Pierre Louÿs aveva annunciato gli ultimi due inediti (La Sirena; l’Amore e la Morte di Ermafrodito) che avrebbero chiuso quest’abbagliante corteggio di belle nudità; non furono mai scritte. Il titolo generale doveva essere in un primo momento L’Eptamerone di Amarillide. L’autore preferì poi I Sette Dolori. Infine, scelse quello attuale che riassume molto felicemente tutta la grazia, tutta la conturbante melancolia delle sue eroine. Il crepuscolo delle Ninfe offre per la prima volta al pubblico, in edizione d’insieme, l’opera più caratteristica di uno scrittore che ha sempre disprezzato la gloria ma che la gloria non smette di perseguitare. Il lavoro dell’autore è un esempio di come la Mitologia sia una disciplina viva ancora oggi.